Perchè la carezza trattiene

il bacio di Klimt
il bacio di Klimt
"cosa può fare ancora, dopo di Voi, un poeta? Un maestro (Goethe, ad esempio) lo si può superare, ma superare Voi - significa oltrepassare la Poesia"

Marina Cvetaeva

[...] Amanti, a voi, appagati l'uno dell'altro, 
io chiedo di noi. Vi afferrate. Ne avete la prova?
Vedete, accade che le mie mani s'avvedano l'una
dell'altra o che in esse il mio volto adusato
trovi riparo. Certo: è un poco di sensazione.
Ma chi per questo oserebbe affermare di essere?
Ma voi che nell'estasi dell'altro
crescete, finch'egli sopraffatto vi
supplica: non più -; voi che nelle carezze
diventate più ricchi come anni di vendemmia;
voi che talvolta soccombete soltanto perchè l'altro
del tutto prevale: io vi chiedo di noi. Lo so,
vi toccate beati così perchè la carezza trattiene,
perchè non svaniscono gli spazi che voi teneramente
premete; perchè lì avvertite il puro durare.
E' quasi eternità quel che vi promette l'amplesso.
E dunque quando avete superato lo spavento
dei primi sguardi e l'attesa alla finestra, e la prima
passeggiata insieme una volta attraverso il giardino:
amanti, lo siete ancora? Quando vi levate l'uno verso l'altro
e vi attaccate alla bocca-: bevanda a bevanda:
oh come stranamente chi beve sfugge al suo atto. [...]

(dalla seconda delle Elegie Duinesi)

Freddo

Batti ancora una volta
fino in fondo
oltre le ore perse
oltre i ricordi ormai bagnati
di scintillanti gocce di momenti
entrati dentro
scivolati
immersi
nel nulla
cammino sul filo d'argento
in equilibrio cado sempre più in fondo
mentre sale
il battito sempre più forte a riempire
ormai un pozzo senza fondo
freddo


   

I riccioli

 

1

il mare,
amo il mare
e le onde dei capelli
e la schiuma dei riccioli.

la spiaggia,
amo la spiaggia
e la sabbia della fronte
e le dune delle guancie.

lei,
amo lei
e gli occhi del mare
e i riccioli della sabbia.

May

Fragorose cascate di baci
fili di  perle
le tue risa splendono in un assolato e pigro mattino
le primule
riscoprono il piacere di guardare le tue mani danzare
una foglia
venuta da chissà dove continua a nuotare nel vento
l'erba novella
ospita gioiosa il segreto di un tuo respiro
il dolce salice
ti avvolge con le sue fronde illacrimate...
Hai mai amato qualcuno come io amo te?...


Oh, fatemi una maschera

 

Oh, fatemi una maschera e un muro per nascondere  alle spie

Dei vostri occhi aguzzi e laccati ed artigli occhialuti

Lo stupro e la rivolta negli asili infantili del mio volto

Mordacchia d'albero ammutito a bloccare contro i nemici scoperti

La lingua baionetta in questo enorme pezzo da preghiera

(Questa bocca) e la tromba delle bugie soavemente sonata,

Espressione di tonto scolpita in quercia ed antica armatura

Per proteggere il cervello corrusco e smussare  gli ispettori,

E un vedovile dolore unto di lacrime languente  dal ciglio

Per velare la belladonna e lasciare che gli occhi asciutti

Scorgano gli altri tradire le lagnose bugie delle loro sconfitte

Con la curva della bocca nuda e il sorriso sopra i baffi 


Apatia

1

Il vuoto gonfiato eccede il suo punto.

Altro che noia guardare i rigurgiti di tale vulcano
per quanto invisibile e per quanto piccolo.
La testa comincia a girare e il cuore,
E nel silenzio si sente anche il battere dell'orologio.
Il vulcano non lo vedi però.

La noia comincia quando la causa si nasconde,
E il trepidare delle bocche del vulcano nascondono il vulcano stesso.
Si sbadiglia quando muore il protagonista di un film che non stai seguendo:
non ne sai il motivo.

Il cuore ne sa qualcosa,
ma perché perdere tempo ad ascoltarne i battiti quando sul paesaggio tuona
splendido il terremoto.

Acqua sullo specchio

Morbide volute di fumo
soffici stelle ammiccano dalla volta
tenui riflessi si sciolgono
mobili messaggi di un'anima morta forse
ma ancora viva nei ricordi
rilucenti di erburneo splendore
e tu
conservi ancora briciole di note
portate dal vento
perse da chissà dove...
Risuoni al chiarore di emozioni straniere
perle sparse nel nulla che tutto abbraccia.
Come il buio allaccia a sé il cosmo
stringi al cuore la sofferenza,
scivoli accanto alla vita
acqua sullo specchio


Fiele

 

Affonda, una volta in più,
ogni volta di più,
sottile,
si insinua
sotto la pelle
scivola
in gola,
greve sapore di fiele
la bocca
Batte e ribatte
poi scoppia.
Il peso, il suo,
sale, si blocca.
E' lì,
 sul mio letto,
nel mio petto.
Mi guarda,
non parla
e scava,per diletto...

 

Le persiane

dedicato alla mia infinita nonna

Chiudi le persiane, che entra il gelo della notte!
E copri i tuoi pensieri con la giacchetta!

Mentre i libri mi leggevano,
mia nonna mi difendeva
e con un falsetto d'anziana
rondava contro il nemico.

La chiudo io la notte lì fuori
E abbottonati la giacchetta!
Che hai un pensiero di fuori!

Mai di giorno mi disse,  a parole:
Spalanca le persiane e tieni al Sole
I tuoi pensieri e la mia memoria

E mai a parole:
Se fa male chiudi gli occhi che entro io,
il tuo infinito amore,
a curare le bruciature
del pensiero più audace
e non preoccuparti se la memoria sbiadisce!
E dei baci che devi accudire il fiore,
affinchè anche senza luce
stia sempre dietro le tue persiane.

Due pupazzi azzurri

 

Su un prato di infanzia e lenzuola
due bambolotti dalle pezze abbracciate
guardano le stelle di cemento
sotto un lampadario di luna.


La sua luce azzurra, che ammicca al bimbo
e ne culla il sogno,
veste d'angeli le toppe in amore,

senza titolo :P

 

Grevi veli

Cupe fronde

Fievoli rivoli

Scendono pigri sul letto di giada

Ferito al tramonto di vite perdute

Del tempo che fu.